Dino Meneghin non cede ai ricatti della lega
Author: nosport
Dino Meneghin, presidente della Federazione pallacanestro, torna a parlare del braccio di ferro tra Federazione e Lega, in merito al numero di italiani e stranieri da poter utilizzare il prossimo campionato e lo fa a margine della conferenza stampa di presentazione del progetto 'I Campus dello Sport', iniziativa nata per riportare lo sport nelle aree terremotate dell'Abruzzo.
"Finché non desiste il ricatto della Lega e non viene ritirata la delibera, non mi siederò a nessun tavolo per trattare - afferma Meneghin - Chiedo soltanto più spazio per i giocatori italiani e non mi pare che tesserare un nazionale in più in campionato sia così deleterio per le casse delle società".Il presidente federale ribadisce quindi la sua ferma opposizione alla delibera approvata dalla Lega basket che prevede il blocco del campionato 2009-2010, oltre che la mancata disponibilità, con effetto immediato, degli atleti tesserati con i club di serie A a rispondere alle prossime convocazioni per le nazionali giovanili.
"E' una vergogna. Va bene risparmiare, ma è la prima volta nella storia del basket che viene vietato ad un ragazzo di poter avere la sua vetrina internazionale giocando per l'Italia. Io posso scendere a patti su qualsiasi cosa, ma non transigo sul tesseramento di un italiano in più dalla prossima stagione" "I giocatori italiani costano troppo? - conclude Meneghin - Vuol dire che anche loro devono cominciare a calare certe pretese".

